Marlene Kuntz
A Fior Di Pelle

A fior di pelle salirono gli sbotti
usando i nervi a mo' di comodi condotti
fu zona rossa nell'attimo di un lampo
la superficie di un colpo senza scampo
di lacerata sensazione
sentirsi vulcani in eruzione
un esplosione ormai vicina
avrebbe acceso quella fulgida mattina
ma che tragitto curioso
fa quel tram chiamato sospiri e guai
dopo un risveglio gioioso
all'inferno porta e non torna mai

ci sono istanti che vivere è una merda
che vada a fuoco poi
è pur sempre una scoperta
è pur sempre una scoperta
è pur sempre una scoperta

a fior di pelle avvamparono gli sbotti
bruciando i nervi e le vene e i loro fiotti
la zona rossa esplose in un secondo e fu
davvero come deflagrasse un mondo
oh che esecrabile emozione
sentirsi vulcani in eruzione
incandescente come la lava
che dalla bocca terrifica e sbava
ma che discesa gloriosa
fa quel magma senza fermarsi mai
come una belva furiosa
il suo inferno porta portando guai

ci sono istanti che vivere è una merda
che vada a fuoco poi
è pur sempre una scoperta

sono le volte che proprio
no non ce la fai più
che vorresti volar per davvero
nel blu dipinto di blu
per poterti sentire leggero
come il cielo impassibile
leggero ed impassibile
leggero ed impassibile

ma che finale odioso
quel can can di grida e gestualità
quinto cerchio melmoso
dell'inferno ulula la realtà

ci sono istanti che vivere è una merda
nessuna cosa al mondo sa come si disperda
in quegli istanti
in cui vivere è una merda
che vada a fuoco poi
è purtroppo cosa certa

sono le volte che proprio
no non ce la fai più
che vorresti volar per davvero
nel blu dipinto di blu
per poterti sentire leggero
come il cielo impassibile
impassibile
impassibile
impassibile


Mirror lyrics:

impassibile
impassibile
impassibile
come il cielo impassibile
per poterti sentire leggero
nel blu dipinto di blu
che vorresti volar per davvero
no non ce la fai più
sono le volte che proprio

è purtroppo cosa certa
che vada a fuoco poi
in cui vivere è una merda
in quegli istanti
nessuna cosa al mondo sa come si disperda
ci sono istanti che vivere è una merda

dell'inferno ulula la realtà
quinto cerchio melmoso
quel can can di grida e gestualità
ma che finale odioso

leggero ed impassibile
leggero ed impassibile
come il cielo impassibile
per poterti sentire leggero
nel blu dipinto di blu
che vorresti volar per davvero
no non ce la fai più
sono le volte che proprio

è pur sempre una scoperta
che vada a fuoco poi
ci sono istanti che vivere è una merda

il suo inferno porta portando guai
come una belva furiosa
fa quel magma senza fermarsi mai
ma che discesa gloriosa
che dalla bocca terrifica e sbava
incandescente come la lava
sentirsi vulcani in eruzione
oh che esecrabile emozione
davvero come deflagrasse un mondo
la zona rossa esplose in un secondo e fu
bruciando i nervi e le vene e i loro fiotti
a fior di pelle avvamparono gli sbotti

è pur sempre una scoperta
è pur sempre una scoperta
è pur sempre una scoperta
che vada a fuoco poi
ci sono istanti che vivere è una merda

all'inferno porta e non torna mai
dopo un risveglio gioioso
fa quel tram chiamato sospiri e guai
ma che tragitto curioso
avrebbe acceso quella fulgida mattina
un esplosione ormai vicina
sentirsi vulcani in eruzione
di lacerata sensazione
la superficie di un colpo senza scampo
fu zona rossa nell'attimo di un lampo
usando i nervi a mo' di comodi condotti
A fior di pelle salirono gli sbotti


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AA FFior DDi PPelle ior i elle A iFor iD ePlle z cior xi 0elle zA cFior xDi 0Pelle Az Fcior Dxi P0elle q rior ei lelle
qA rFior eDi lPelle Aq Frior Dei Plelle s gior fi oelle sA gFior fDi oPelle As Fgior Dfi Poelle w tior ri Peelle wA tFior rDi Plle
Aw Ftior Dri Plele x vior ci Pslle xA vFior cDi Pselle Ax Fvior Dci Peslle dior si P3lle dFior sDi P3elle Fdior Dsi Pe3lle
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